L’acqua immessa negli acquedotti comunali viene per legge potabilizzata e quindi dovrebbe essere utilizzabile dal rubinetto di casa. Ma quasi nessuno la beve o perché ha timore che la garanzia di potabilità non sia valida oppure perché ha un sapore non gradevole dovuto al cloro.
Perché è tanto diffuso l’utilizzo di acqua imbottigliata? Le possibili risposte sono due: la disinformazione e il gusto personale.
Una distinzione di denominazione tra l’acqua in bottiglia e acqua di rubinetto è fuorviante, dal momento che anche la seconda è a tutti gli effetti “acqua minerale”, cioè proveniente da falde acquifere profonde e arricchitasi, nel suo percorso sotterraneo verso la sorgente, dei sali minerali caratteristici della zona di origine.
La differenza tra le varie acque riguarda quindi solo la qualità e la quantità dei sali disciolti. I benefici per la salute: le campagne pubblicitarie ci presentano ogni giorno gli effetti miracolosi dell’acqua imbottigliata, in realtà identici a quelli che può fornirci l’acqua del rubinetto. L’acqua – quella dell’acquedotto come quella in vendita al supermercato – è depurativa, aiuta la digestione, stimola la diuresi e contrasta la stitichezza, idrata l’organismo – evitando i disturbi dovuti alla disidratazione che colpiscono nella giornata chi beve poco: sensazione di affaticamento, stanchezza muscolare, vertigini, cefalea -, migliora la salute della pelle, aiuta a mantenere il peso forma in quanto riduce l’appetito (spesso si confonde lo stimolo della sete con quello della fame) e, secondo i risultati di recenti studi scientifici, bere più di cinque bicchieri d’acqua al giorno riduce il rischio di infarto, nonchè di insorgenza di cancro al colon, alla vescica e al seno. E per i bambini? E’ infondata la diffusa credenza di dover utilizzare acqua minerale all’indomani della nascita di un bebè. Scrive in proposito Vincenzo Calia, direttore di “Uppa. Bimestrale per i genitori scritto dai pediatri italiani”: “E vorremmo ancora aggiungere, questa volta da medici che si occupano di salute dei bambini: non esiste l’acqua speciale per i bambini; il latte in polvere si può diluire tranquillamente nell’acqua del rubinetto; e poi, quando il bambino cresce, ancora e sempre meglio la cannella della bottiglia!”